27 DUALITA'


La vita è un continuo PARADOSSO.......
piena di situazioni opposte e apparentemente inconciliabili 
dualismi che la mente per sua natura ha difficoltà a comprendere 
e soprattutto non puo'  tenere insieme....:

tutto è scelta/non c'è scelta...
pesantezza/leggerezza...
dolore/gioia....
amore/odio....
corpo/spirito....
luce/oscurità....
ecc...

uscendo dalla tirannia del mentale 
li possiamo vedere come una danza
e tenere tutto insieme, finalmente,
come aspetti riunificati e polarità della grande meraviglia del vivere !

26 COME STAI ? BENE ... GRAZIE !...E TU ? BENE !

Ciao! Come va? Bene, grazie ...e tu? Bene!....
In mille varianti, una formula apparentemente banale che ci può ricordare l' importanza  dell' essere positivi e fiduciosi nella vita. È un rituale vuoto se non se ne coglie il senso profondo.... come molte cose "tradizionali" spesso nascondono una saggezza antica. Io sono vicino a te, mi preoccupo di te, perche io sono anche te.....io sto bene perché posso anche essere nella sofferenza ma ne voglio uscire, perché ho capito che se vedo il bicchiere mezzo pieno questo mi aiuta a stare meglio, a reagire, a avere fiducia nella vita. Non voglio crogiolarmi nel dolore anche se so che esso a volte è un dono.  Se io sono così, positivo, sono più autonomo, sulle mie gambe e non cado nella tentazione di aggrapparmi, lanciare ganci, giudicare...e si apre per me la possibilità dell'intimità col mondo... della gioia, condivisa e libera..... E chiedendolo a te ti do l' occasione di fare la stessa cosa !!!

25 DIECI DISTORSIONI DI BASE NELLA RICERCA SPIRITUALE

Le seguenti 10 classificazioni non si intendono certo come assolute o definitive, ma possono essere uno strumento per rendersi consapevoli di alcune delle più comuni deviazioni in cui incorrono i ricercatori di sé e di fatto sono atteggiamenti trasmissibili:

1- Spiritualità Fast-Food: si mescolando la spiritualità con una cultura che celebra la velocità, il multitasking e la gratificazione istintiva il risultato è molto simile ad una Spiritualità Fast Food.  E’ un prodotto della fantasia comune e comprensibile secondo cui il sollievo dalla sofferenza della condizione umana può essere veloce e facile. Una cosa è chiara comunque: la trasformazione profonda non può essere  ottenuta con una soluzione rapida "pret a porter" o tampone o con delle "ricette".
2- Spiritualità d’imitazione: è la tendenza a parlare, vestirsi e comportarsi come immaginiamo farebbe una persona spirituale. E’ un tipo di imitazione spirituale che emula la realizzazione spirituale così come una fabbrica di  pelle di leopardo imita la vera pelle di un leopardo
3- Motivazioni confuse: sebbene il nostro desiderio di crescita sia genuino e puro, finisce spesso mischiato con motivazioni minori come il desiderio di essere amati, il desiderio di appartenenza, il bisogno di colmare i nostri vuoti, la credenza che il sentiero spirituale eliminerà la nostra sofferenza e ambizione spirituale, il desiderio di essere speciali, migliori di, essere “gli unici”.
4- Identificazione con le Esperienze Spirituali:  l’ego si identifica con le nostre esperienze spirituali ritenendole “le proprie”, e iniziamo a credere di incarnare intuizioni sorte in noi in certi periodi. Nella maggior parte dei casi non dura per sempre, sebbene tenda a durare più a lungo per quelli che ritengono di essere illuminati e/o fungono da insegnanti spirituali.
5- L’Ego Spiritualizzato: si produce quando la struttura della personalità egoica  diviene profondamente intrisa di concetti e idee spirituali. il risultato è una struttura egoica “anti-proiettile”. Quando l’ego diventa spiritualizzato siamo invulnerabili all’aiuto, a nuovi stimoli o a feedback construttivi. Diventiamo esseri umani impenetrabili e bloccati nella crescita spirituale, tutto nel nome della spiritualità.
6- Produzione di Massa di Insegnanti Spirituali: Ci sono diverse tradizioni spirituali trendy che producono persone convinte di essere ad un livello di illuminazione spirituale, o Maestria, che è ben al di là del loro reale livello. Questa malattia funziona un pò come un nastro trasportatore spirituale: metti su questo stato speciale, entra in questa bella esperienza, ottieni queste intuizioni, e — bam! — sei illuminato e pronto ad illuminare altri in modo simile. il problema non è che questi insegnanti insegnino, ma che rappresentino se stessi come maestri spirituali.
7- Orgoglio Spirituale: nasce quando il praticante, dopo anni di sforzi laboriosi ha effettivamente raggiunto un certo livello di saggezza e usa questo   traguardo per giustificare la chiusura verso un’ulteriore esperienza. Un sentimento di “superiorità spirituale” è un sintomo di questa malattia trasmessa spiritualmente. Si manifesta come una sottile sensazione del fatto che “Io sono migliore, più saggio e al di sopra degli altri perchè sono spirituale”. Rallenta di molto, se non blocca completamente la possibilità di scambio e di crescita.
8- Mente di Gruppo: Anche descritta come pensiero-di-gruppo, mentalità cultica o malattia dell’ashram, la mente di gruppo è un virus insidioso che contiene molti elementi della tradizionale co-dipendenza. Un gruppo spirituale sigla in modo inconscio e sottile degli accordi rispetto al modo corretto di pensare, di parlare, vestire e comportarsi. Individui e gruppi contagiati dalla “Mente di Gruppo” rigettano individui, atteggiamenti e circostanze che non si conformano alle regole, spesso non scritte, del gruppo. Quello che ne risulta è un blocco a un certo punto della ricerca che può anche involvere nel tempo.
9- Il Complesso dei Prescelti: Il Complesso dei Prescelti non è limitato agli Ebrei, anche se in loro è fortemente "strutturato" in una appartenenza per sangue. E’ comunque la credenza che “Il nostro gruppo è spiritualmente più evoluto, potente, illuminato e, per farla semplice, migliore di ogni altro”. C’è un’importante differenza tra il riconoscere di aver trovato il sentiero, l’insegnante o la comunità giusta per se stessi, e l’aver trovato L’Unico sentiero. Molti gruppi in giro, confessioni religiose ufficiali specialmente, ci sono dentro fino al collo.
10- Il Virus Mortale: “Sono arrivato”. Questa patologia è così potente da essere terminale e mortale per la nostra evoluzione spirituale. E’ la credenza che “Io sono arrivato” all’obiettivo ultimo del sentiero spirituale. Il nostro progresso termina nel momento in cui questa credenza si cristallizza nella nostra psiche perchè appena cominciamo a credere di aver raggiunto la fine del sentiero cessa ogni crescita ulteriore. Non solo.... cessa il contatto vivo e continuamente rigenerante con la nostra essenza.

Rielaborato da me dal testo amatorialmente tradotto in italiano da “10 spiritually transmitted deseases” di Mariana Caplan. L’articolo originario è un adattamento da Eyes Wide Open: Cultivating Discernment on the Spiritual path.Next quote » Autori:Gilles Farcet, Jack Kornfield, Kabat Zinn, Mariana Caplan, Matthieu Ricard,Pietro Trabucchi. Tecniche di Meditazione-Blogroll     Forum Buddhismo Italia-InnerNet      Meditare.itRitiri di meditazione vipassana  Copyright © La Meditazione 2009–2013