<<…Le nuove idee che circolavano, soprattutto nell’ universo giovanile ed in certi ambienti intellettuali culturali e politici degli anni 60, con un bisogno diffuso di maggior libertà e spontaneità, giustizia sociale, pace, non violenza ecc…, dettero vita a quel grandioso e controverso processo di mutamento socioculturale noto come controcultura degli anni ’60.
Nel corso degli anni ’80 questa spinta rivoluzionaria apparve però rallentare fino a fermarsi e addirittura retrocedere… In realtà la rivoluzione è rimasta sempre viva ma si è spostata in un territorio meno visibile, meno sociale, piu’ sotterraneo: il singolo individuo, la sua mente, la sua psiche, la sua coscienza.
Si tratta di un percorso altrettanto rivoluzionario di quello attuato negli anni ’60 o ’70 ma che non va piu’ in una direzione di una rivoluzione sociale attuata attraverso movimenti collettivi di piazza ma punta prima ad una rivoluzione interiore, mediante un serio lavoro di autoconsapevolezza e crescita personale.
Alcuni giudicano la scelta di impegnarsi al cambiamento di se’ stessi , a crescere, a valorizzarsi come individui, come una sorta di ritirata, di chiusura egoistica e asociale nel proprio guscio, una sorta di fuga dalla realtà…
In realtà il motivo per cui questo tipo di cultura ( oggi emergente) respinge la via del cambiare la società dall’ alto con leggi e norme morali ( anche perché che storicamente si è rivelata inefficace ) e tenta quindi di giungere ad obbiettivi analoghi attraverso un’ altra strada: quella della evoluzione dal basso, incrementando il livello di consapevolezza e responsabilità dei singoli.
L’ approccio è più pedagogico che politico, secondo una impostazione che non si rivolge però solo ai bambini, ma in primo luogo agli adulti. L’ idea di fondo è di educare gli adulti ad essere realmente se’ stessi, a pensare con la propria testa, a liberarsi da quei condizionamenti e vincoli socioculturali che limitano ingiustamente il fiorire della propria individualità e la possibilità di intessere relazioni creative, fluide e reciprocamente soddisfacenti con gli altri esseri umani.
E questa educazione degli adulti è soprattutto una auto-educazione che si svolge inizialmente attraverso la lettura di libri e /o la partecipazione a seminari volti a trasmetterne le basi, i principi e i metodi, poi con un lavoro personale del singolo che deve operare la sua individuale rielaborazione e sintesi di quanto appreso e trasferire gradualmente nella dimensione della vita quotidiana… >>
Liberamente tratto da “E.Cheli-l’età del risveglio interiore”